Close
Il venerdì sera, orario 17.30-21.00
Modulo 1 – 10/11/23 – “Vedere l‘invisibile: cosa ci rafforza e cosa ci logora come gruppo?”
Modulo 2 – 24/11/23 – “La comunicazione che avvicina”
Modulo 3 – 15/12/23 – “Il potere delle emozioni”
Modulo 4 – 12/01/23 – “Da distruttivo a generativo: il conflitto come risorsa”
Modulo 5 – 02/02/24 – “Chi decide e come: organizzazione, ruoli, trasparenza“
Rivolto principalmente ad attivist3 e a chi non ha smesso di credere “che si può ancora fare qualcosa”.
Se partecipi ad un gruppo, vivi in una comunità intenzionale (cohousing, ecovillaggio, condominio solidale), fai parte di un GAS, sei attivə in un’associazione o lavori in un team (impresa etica, scuola, terzo settore,…) e hai la sensazione che il vostro potenziale non è del tutto espresso, questo percorso fa per te! Ancora meglio se partecipi coinvolgendo le persone che fanno parte del tuo gruppo.
I posti sono limitati a 25 persone.
Priorità di partecipazione a chi si iscrive a tutto il percorso.
Patto di corresponsabilità
Partecipando, non sei fruitrice/tore di un servizio.
Il corso esiste nella misura in cui ognunə si prende la propria parte di impegno.
Ogni martedì prima del corso ti invieremo una mail per confermare la tua presenza.
Se avvisi subito della tua assenza, darai a qualcunə in lista di attesa la possibilità di partecipare e va bene così. Se disdici all’ultimo momento, ti chiediamo di assumerne la responsabilità facendo comunque una donazione per onorare il tuo e il nostro impegno.
FORMATRICI:
Francesca Guidotti
Co-fondatrice di FacilitArte, mi occupo da 12 anni di ecovillaggi e di generare ponti tra Reti e associazioni nazionali accomunate da una visione di giustizia ecologica e sociale. La vita comunitaria, la passione sfrenata nel mettermi in gioco e il nutrimento che mi dà veder fiorire il potenziale dei gruppi, mi hanno portata a scegliere di mettermi al servizio di quei progetti ai quali riconosco la capacità di generare il mondo che vorrei.
Elena Hogan
Sono un’appassionata della facilitazione, attiva nel bolognese da 20 anni negli ambiti dell’economia solidale, del movimento per la libertà e la giustizia per la Palestina e della sovranità alimentare insieme a Campi Aperti. Sono attualmente allieva del II° anno del corso triennale di facilitazione Toscana (curriculum IIFAC-e).
Modulo 1 – 10/11/23 – “Vedere l‘invisibile: cosa ci rafforza e cosa ci logora come gruppo?”
Esploriamo dinamiche collettive e strutture più o meno esplicite che caratterizzano i gruppi, attraverso lo sguardo della facilitazione.
Un approfondimento esperienziale di quei aspetti che possono potenziare o deteriorare il nostro gruppo o partecipazione ad esso. Hai mai pensato “c’è troppa dispersione, non arriviamo a nulla!”, oppure alla fine di una riunione tornare a casa e chiedersi “ma allora che cos’è che avevamo deciso?” o nel bel mezzo di una discussione non riuscire a prendere mai parola? Il gruppo è un sistema complesso e più si allena la consapevolezza e maggiormente abbiamo la possibilità di compiere la scelta migliore per quel momento. Prendersi cura della coesione del gruppo, rafforzarne la potenzialità, generare una struttura efficace ma flessibile, comprendere come prevenire e trasformare i conflitti può veicolare una profonda trasformazione collettiva e sociale. E, sembra ovvio ma non lo è, il cambiamento inizia quando noi stess3 iniziamo a cambiare.
Modulo 2 – 24/11/23 – “La comunicazione che avvicina”
Il linguaggio con cui siamo cresciutə è basato su un paradigma di scarsità e di competizione che crea distanza e diffidenza. Eppure esistono modi per incoraggiare l’espressione di ognunə, sfruttando al meglio il tempo che abbiamo a disposizione, e attingere al massimo dall’intelligenza collettiva.
L’epoca delle riunioni in cui parlano solo i più loquaci, carismatici o prepotenti va superata. Noi non ne possiamo più. E tu? Valorizziamo l’ascolto delle voci di tutto il gruppo per restare allineatə e muoverci nella stessa direzione. Anche piccole e poche accortezze possono fare la differenza nell’instaurare una conversazione efficace, chiara, equa.
Modulo 3 – 15/12/23 – “Il potere delle emozioni”
Apparentemente le riunioni sono il luogo dell’esercizio della mente, unica sola legittima sovrana. Per noi non è così. Nell’approccio che proponiamo mente, corpo, emozioni e ideale/Senso hanno pari influenza e dignità. Le storicamente bisfrattate emozioni hanno molto più potere su di noi e i nostri collettivi di quanto siamo stat3 abituat3 a credere: “l’emotività tienila fuori da questa stanza!” forse abbiamo sentito dire, come se potessimo scorporare dal resto. Che ci piaccia o meno le emozioni fanno parte integrante di noi, condizionano il nostro lavoro e ignorarle non è altro che privarci di preziosissime informazioni che potrebbero farci svoltare. Non si tratta di fare psicoterapia di gruppo ma imparare a riconoscere gli aspetti critici e potenzianti delle emozioni.
Approfondiremo con l’esperienza diretta e “frattale” (personale – interpersonale – di gruppo) lo spazio emozionale vedendo come esso getti le basi per uno spazio sicuro per la prevenzione e trasformazione dei conflitti, nutrire la salute del gruppo e radicare nell’intenzione di una trasformazione culturale profonda.
Modulo 4 – 12/01/23 – “Da distruttivo a generativo: il conflitto come risorsa”
Il conflitto é un concentrato di energia in grado di destabilizzare o distruggere un gruppo. Come anche rinnovarlo e renderlo più coeso. Esploriamo le possibili strade per renderlo un’opportunità.
Dove si innesta un conflitto? Quando possiamo accedere al suo potenziale creativo e quando invece ha senso stringersi la mano e andare per strade diverse? A volte, è un processo che può essere autogestito, altre può essere utile un accompagnamento neutrale per capire quali aspetti disfunzionali lo generano, quali dinamiche di potere lo influenzano e quale sia la parte di ognunə nell’alimentarlo. Prendere confidenza col suo potenziale e usarlo per agire e non reagire, può essere un importante alleato per generare azioni condivise e supportate da tuttə.
Modulo 5 – 02/02/24 – “Chi decide e come: organizzazione, ruoli, trasparenza“
Modelli teorici e metodi pratici per potenziare processi decisionali orizzontali.
Valorizzare le diversità all’interno del gruppo, definire gli obiettivi e aver chiaro come si giunge ad una decisione, sono abilità per accompagnare incontri chiari, efficaci e produttivi. Definire quali sono le sedi di esercizio del potere e definire chiari mandati può rendere il momento decisionale piacevole e vettore di un cambiamento di paradigma relazionale e culturale più ampio.
L’esperienza ci ha mostrato come alcuni concetti applicati con metodo hanno reso più congruente, coerente e coeso il gruppo rispetto ai suoi ideali, la sua visione del mondo. È energivoro dirsi “orizzontali” quando in assemblea parlano le solite quattro persone o chi prende la parola lo fa in modo autoreferenziale e disinformato. È fuorviante definirsi collettivo quando tuttə decidono ma gli impegni li portano avanti solo una manciata di persone. Dirci che siamo tuttə uguali, quando i ruoli di portavoce sono rivestiti da uomini e in segreteria ci sono solo donne.
L’applicazione della facilitazione ha effetti in parte immediati, in parte lentamente ma profondamente trasformativi. Può migliorare l’efficienza del lavoro di gruppo e trasformare il “clima” collettivo, generando spazi concretamente partecipati e uscendo da schemi personali e sociali bloccanti. Togliendo un po’ di zavorra, possiamo spiccare il volo.
