FACILITAZIONI SU RICHIESTA
Nel tuo gruppo qualcuno parla tanto e altr3 quasi non prendono parola?
Accade di finire la riunione e non sapere cosa si è deciso o chi l’ha deciso?
Ritrovi nel tuo collettivo le stesse dinamiche di relazione e di potere che contestate alla società?
Nel tuo gruppo c’è un conflitto che continua a restare sotto il tappeto?
Il gruppo sta bene ma sentite il bisogno di esplorare il futuro emergente?
Se hai risposto “sì” anche solo ad una di queste domande, forse può essere utile iniziare a pensare di proporre al tuo gruppo una facilitazione.
A volte si può ricorrere ad una facilitazione “interna” dove una o più persone formate sulla facilitazione possono prendersi cura di preparare e accompagnare lo spazio di elaborazione del gruppo. Ma quando un tema è particolarmente “caldo” e coinvolgente o si sente il bisogno di un rinnovamento di approccio, può essere saggio affidarsi ad unə professionista che è esternə alle dinamiche del gruppo.
Prima di tutto é importante che il gruppo riconosca l’importanza di affrontare il tema in questione, dedicarci tempo e risorse; poi che sia disponibile e approvi la facilitazione “esterna”.
Chi facilita, infatti, necessita del riconoscimento da parte del gruppo della legittimità del suo intervento: il terreno più fertile per una facilitazione incisiva è quello della disponibilità del gruppo a sperimentare. Così, chi facilita può accompagnare il gruppo in un’esplorazione inedita capace di generare del nuovo. La facilitazione offre chiavi di lettura, appoggi, spunti di riflessione, stimoli, condizioni inusuali di confronto. Sostiene il gruppo nel vedere le possibili soluzioni o i passi di trasformazione percorribili e ha piena fiducia nel potere del gruppo di autodeterminare il proprio cammino.
La facilitazione esterna può fornire una visione d’insieme e dei metodi di lavoro al fine di rendere il gruppo quanto più autonomo, aspirando a non dover essere necessaria, se non in casi in cui un occhio esterno può risultare utile.
Il 70% del lavoro di facilitazione è di preparazione
Ebbene, sì. La facilitazione come intervento diretto nel gruppo é solo la parte finale, per quanto importantissima, di un lavoro che prevede un’ampia fase preparatoria. Questa prevede la prima fase di contatto, la raccolta delle informazioni, l’analisi del caso, la formulazione di linee di intervento, la preparazione dei materiali e il supporto post facilitazione.
Inoltre, il team di FacilitArte investe mensilmente in ore di formazione e accompagnamenti individuali o di team, per offrire la maggiore integrità possibile del proprio lavoro e della propria presenza.
Come richiedere una facilitazione
Contattaci via mail descrivendo:
- chi sei
- qual’è il tuo ruolo nel tuo gruppo e se sei statə delegatə o agisci di tua iniziativa
- descrivi brevemente la situazione del tuo gruppo in questo momento e le informazioni che ritieni essere rilevanti
- esprimi in sintesi la tua richiesta o domanda
- lasciaci un tuo contatto telefonico
Sarai ricontattatə per un breve colloquio al fine di:
- raccogliere eventuali altre informazioni
- definire aspetti logistici (luogo e date)
- definire gli aspetti economici
Il team di Facilitarte prenderà in carico la tua richiesta e si riserva di indicare la persona più adeguata per accompagnare il tuo gruppo. Parallelamente offriamo la possibilità di esprimere una preferenza per unə di noi o richiedere una co-facilitazione (coppia).
Pur avendo dei criteri per la determinazione del costo dell’intervento, valutiamo la richiesta in base ai seguenti fattori:
- Complessità del tema
- Numero dei componenti del gruppo
- Distanza
- Ore impiegate
- Possibilità di forme alternative di scambio
- Finalità del gruppo (profit/no profit, ricaduta/influenza nello spazio sociale, ecc…)